23 dicembre, 2014
07 novembre, 2014
09 settembre, 2014
Piccole Dolomiti e gruppo del Lagorai 08 settembre 2014
Giro relax tra le Piccole Dolomiti e la catena del Lagorai, Xon Xommo e Borcola in sequenza per arrivare ad incrociare la strada che sale a Serrada da Rovereto.
Folgaria passo Sommo e Fricca tratto di Valsugana fino a Borgo Valsugana e poi salita fino al passo Manghen a 2047 mt.
Ritornati in Valsugana, a Lochere abbiamo preso la Kaiser Jägerstrasse che in pochi chilometri ci ha portato a Monterovere, ritornando a casa per la Valdastico. In totale 290km.
FOTO LAGORAI
Folgaria passo Sommo e Fricca tratto di Valsugana fino a Borgo Valsugana e poi salita fino al passo Manghen a 2047 mt.
Ritornati in Valsugana, a Lochere abbiamo preso la Kaiser Jägerstrasse che in pochi chilometri ci ha portato a Monterovere, ritornando a casa per la Valdastico. In totale 290km.
FOTO LAGORAI
07 settembre, 2014
Tour 2014: Carcassone-Pirenei-San Sebastian-Dune du Pilat-Bordeaux-Clermont Ferrand-Annecy
Vacanze 2014 dal 11/08 al 22/08
È
arrivato anche quest'anno il
momento di partire, l'abbiamo atteso con trepidazione ed infine
eccoci qui, 3 moto 6 amici in partenza.
Primo
giorno
Un
giorno di trasferimento, partenza da Montecchio destinazione
Carcassonne Francia, per un totale di 970 km. Un lungo tragitto tra
autostrade Italiane e Francesi.
All'arrivo,
dopo una breve ricerca, troviamo le camere e ci godiamo la serata e
il meritato riposo, ci attende Carcassonne domattina, con le sue mura
e il suo fascino. A domani. Buonanotte.
Secondo
giorno
La
sveglia stamattina è
stata più
clemente, ci alziamo con calma e
ci dirigiamo verso Carcassonne, cittadina fortificata molto ben
ristrutturata e mantenuta.
Come
prima cosa ci dedichiamo alla colazione, una colazione alla francese
con pane burro marmellata,croassant, spremuta d'arancia e varie
bevande calde. Rifocillati iniziamo l'esplorazione, la città
è rimasta come nel medioevo con
vicoli fatti a scale, canali di scolo centrali sulle vie, piccole
piazzette ora adibite a ristorazione e commercio in genere,
all'improvviso ti ritrovi catapultata in un'altra epoca, ti chiedi
quanta gente vivesse lì
dentro, com'era la loro vita,
quanti assalti nemici avevano sventato oppure perso.
Ma
ti fanno pensare anche alle persone che hanno ideato questa città
pensata come unico punto
difensivo, trovando il modo di includere una cattedrale con vetrate
molto belle che irradiano colori all'interno. Costruendo case e punti
di ritrovo, ma anche torrioni difensivi che rendono armonioso
l'insieme. Insomma una città
che merita una visita e che vi
lascerà un
piacevole ricordo.
Ora
si torna in sella, ci aspetta un trasferimento verso Lourdes,
passando attraverso i Pirenei. Con sosta per la notte. Domani mattina
si riparte e vedremo cosa ci aspetta. Buonanotte!
Terzo
giorno.
Si
riparte la mattina verso Lourdes passando per i Pirenei, il tempo è
abbastanza incerto, ma non ci
lasciamo scoraggiare. Le nuvole ci accompagnano per gran parte della
mattinata inibendo la vista panoramica dai passi. Arrivando a Lourdes
il cielo si apre ed esce un sole caldo. Visitiamo il luogo sacro di
pellegrinaggio, l'affluenza di gente ci lascia stupiti, è
un fiume continuo di persone
sane e malate. Non riusciamo a vedere proprio tutto, ci soffermiamo
sulla grotta e sulla chiesa.
Ripartiamo
verso il mare, la strada costeggia il fiume che arriva all'oceano
regalando scorci suggestivi e case costruite in riva al fiume.
Giungiamo
a bayone e cerchiamo un hotel, nel frattempo inizia a piovere,
l'avevamo quasi scampata. Niente in città
non si trova nulla, dopo vari
giri, richieste, troviamo un hotel grazie alla gentilezza di un
gestore impietosito della nostra situazione.
Un
rifugio caldo e rifocillati ci corichiamo per la notte sperando in un
giorno migliore.
Quarto giorno
Niente
il giorno migliore deve attendere, ci rinfiliamo la tuta per l'acqua
e partiamo direzione San Sebastian.
Questa
volta decidiamo di cambiare tattica, arrivati a Irun cerchiamo un
hotel e lo troviamo subito, la giornata sembra volgere al meglio e ci
permette di mangiare le prime Tapas seduti in una piazzetta
all'aperto riscaldati dal sole.
Ci
dirigiamo verso San Sebastian per una visita ci aspetta una cittadina
piena di vita, con attrazioni in vari punti, giochi per bambini,
concerti, visitiamo il monte Urgull, dove svetta il cristo, saliamo a
piedi godendoci il panorama, la sera si apre all'insegna del
divertimento, le vie si riempiono di persone che mangiano, bevono e
si godono la serata, l'atmosfera è
di vacanza e di allegria. Alla
fine
ci
ritroviamo tutti sul molo per i fuochi d'artificio. Spettacolari. Il
fiume di gente che si muove alla fine dello spettacolo è
imponente sono ovunque pronti
per godersi la notte.
Rientriamo
in hotel soddisfatti per la giornata, anche se con una sorpresa non
prevista, un casco sparito con conseguenti problemi. Ma domani
cercheremo una risoluzione.
Quinto
giorno.
Inizia
la giornata con la ricerca di soluzione, prima cosa ci consigliano
una denuncia alla polizia locale per cercare di circolare, per brevi
tragitti senza incorrere in multe o peggio.
La
giornata è di
festa e sicuramente oggi non si potrà
fare molto. Cercheremo di
goderci la giornata a San Sebastian al meglio visitando un poco la
città con
le sue chiese e i suoi vicoli.
Sesto
giorno
La
soluzione migliore c'è
l'hanno trovata fornendoci un
casco che avrebbero comunque eliminato, dandoci modo di ripartire per
il viaggio previsto.
Infatti,
una volta infilate le tute da pioggia, siamo partiti alla volta di
Bordeaux
Fortunatamente
il tempo ci grazia e quando siamo a metà
strada il tempo si aggiusta e
togliamo l'ingombro dell'antipioggia e ci godiamo l'aria fresca della
giornata.
Percorriamo
la strada che corre attraverso boschi e paesini di vacanza con i
colori accesi dal sole e gente che si gode la giornata.
Alla
fine riusciamo ad arrivare nei pressi della città
dove troviamo alloggio. Si cena
e poi nanna.
Settimo giorno.
La
giornata prevede visita alle dune di Pilat, un luogo nuovo per tutti
e che ci lascia stupiti per l'imponenza e la particolarità.
Le
dune si trovano a 50 minuti da Bordeaux, percorrendo l'autostrada.
Non
vedi nulla da fuori nemmeno dal parcheggio, una volta giunti al
delimitare del bosco si apre un mondo nuovo, sembra di essere nel
deserto, ti trovi davanti una montagna di sabbia, l'altezza dovrebbe
essere di circa 117 metri, per una lunghezza di circa 2,5 km, ci si
toglie le scarpe e si affondano i piedi nella sabbia per scalare
questa montagna e arrivare sul crinale.
Una
volta in cima si aprono due panorami entrambi stupefacenti, da una
parte la baia fatta di sabbia e verde dove si possono vedere una gran
varietà di
barche nelle insenature, il colore dell'oceano è
fantastico, vuoi per la luce, la
giornata è tersa
non c'è una
nuvola in cielo, vuoi per i colori,che vanno dal blu profondo al
verde vicino alla costa per poi tornare di un azzurro carico poco
fuori la baia.
I
motoscafi e le moto d'acqua spaziano davanti alle spiagge.
Dall'altra
il verde del bosco è
come se ti portasse in un'altro
continente; mi ricordano immagini viste solo in televisione in
qualche documentario dove,dalle foreste equatoriali/sudamericane,
spuntano templi o costruzioni di altre epoche...il bosco dall'alto
aveva la compattezza di una grande macchia verde, in lontananza si
intravede l'azzurro dell'oceano che si addentra nella baia con un
contrasto molto piacevole.
Siamo
soddisfatti della visita, non ci saremmo mai aspettati una cosa del
genere, si vedono bambini che rotolano nella sabbia, ragazzi che con
le tavole scivolano dal crinale della duna per poi risalire con
grande fatica. Famiglie accampate per godersi la giornata sulla
sabbia.. Molto particolare e merita di esser visto.
La
giornata si conclude con una cena a bordeaux fatta di carne e buon
vino una passeggiata nel centro cittadino per una prima occhiata
veloce e poi si ritorna in hotel: domani ci attende una impegnativa
giornata di gita turistica.
Settimo
giorno.
Visita
a Bordeaux.
La
parte interessante e bella da visitare segue il corso del fiume
Garonne, i palazzi storici sembrano messi in fila in riva al fiume,
le porte d'ingresso sono imponenti monumenti, dove viene indicato
anche il cammino di Santiago.
All'interno
si arriva fino al teatro dell'opera con la sua piazza, il parco, la
giostrina per i bimbi, tutto in un'isola pedonale dove la gente si
muove tra vicoli, chiese, piazzette.
In
Bordeaux c'è anche
la storia, un po' nascosta, un po' fuori mano, ma troviamo anche il
punto dove i tedeschi durante la seconda guerra mondiale hanno
costruito la base per i sottomarini, punto di manutenzione, non è
sempre aperta, infatti abbiamo
potuto guardarla solo da fuori, una costruzione di cemento armato su
un porticciolo con un ponte mobile, dove di vedono gli imbocchi delle
corsie di ricovero, le chiuse che venivano utilizzate per togliere
l'acqua e poter lavorare sui mezzi, ma non potendo entrare,non
abbiamo potuto vedere l'interno della struttura con gli alloggiamenti
e le palazzine dei comandi.
Ora,
da ricerche internet, sembra che la struttura sia adibita a mostre
varie, solo in quelle occasioni la rendono visitabile.
Ottavo
giorno
Trasferimento
da Bordeaux a Clermont Ferrand. Attraversando le distese di vigneti
da cui si produce il famoso vino Bordeaux. Scivolando veloci tra
cantine e vigneti....un panorama bellissimo.
Domani
visita alla città e
si riparte.
Nono giorno
Iniziamo
con una colazione presso una Pasticceria piccolina, sembra una
bomboniera, ci lasciamo coinvolgere dalla dolcezza e i sapori...
Buona!!
Clermont
offre una spettacolare basilica Nera, colore della pietra che la
compone,che offre uno spettacolo insolito: all'interno alcune vetrate
e un paio di rosoni cercano di renderla più
luminosa ma l'effetto è
piuttosto cupo, solo con l'aiuto
delle luci si può vedere
il bello dell'interno.
L'altra
attrazione vista è la
statua di Vercingetorige posta nella piazza principale.
La
mattinata è passata
e si riparte, il trasferimento è
interrotto da un piccolo
incidente di valutazione, parcheggio moto in luogo non stabile e moto
che di adagia su un fianco, la valigia assorbe l'urto ma va
sistemata, quindi mano agli attrezzi e come i carabinieri due
lavorano e gli altri guardano e danno consigli, anche le mucche che
pascolano il vicino sembrano interessate al trambusto, infatti si
avvicinano e ruminando osservano, fortunatamente l'intoppo si risolve
velocemente e si può
riprendere la strada, l'Italia
si avvicina sempre più.
Arrivo
Annecy. Cena e nanna.
Decimo
giorno.
Annecy
si scopre diversa da quello che si pensava.
Un
grande lago. Un borghetto con strade pedonali, negozietti e una vita
turistica che non pensavamo. Dopo un giro esplorativo e una colazione
golosa, si riparte, oggi si passerà
il Montebianco, cerchiamo un
agriturismo per passare la notte, ci troviamo a Crescentino, nel
mezzo del vercellese.
Il
gestore ci consiglia di andare a cena in centro, sotto i portici, dal
nulla esce una serata molto bello, con musica dal vivo, un concerto
rock. Alla fine ci ritiriamo per la notte con un alto tasso di
adrenalina e le orecchie che fischiano. Ma la serata si è
rivelata bella e allegra.
Undicesimo
giorno
L'agriturismo
ci regala un attimo di relax in piscina, decidiamo di fermarci
qualche oretta di più,
il gestore ci fornisce spunti per finire il giro visitando le zone
intorno con cenni storici e stradali.
Due
di noi si sganciano e decidono per un rientro veloce in mattinata,
gli altri, dopo la soste in piscina partono direzione Fortezza di
Verrua.
La
fortezza attualmente costituita dalla palazzina del custode,
l'abitazione del marchese, un pozzo e vari punti panoramici. Sotto
la fortezza scorre il Po, lento e placido.. Il panorama vale la
visita.
È
arrivata ormai ora di pranzo,
dopo di che si parte verso casa. Arrivo previsto per cena...
Il
viaggio è terminato,
anche quest'anno le emozioni, i panorami e i km sono stati i nostri
compagni di viaggio..
21 luglio, 2014
Passo Manghen-Fricca 12 luglio 2014
Sabato 12/07/14, sfidando le previsioni meteo che mettevano
pioggia nel pomeriggio, abbiamo deciso di andare sul passo Manghen a
mangiare la specialità della casa: polenta e formaggio fuso. Quest' anno
avevamo progettato di salire sul Manghen già altre volte, ma finora il maltempo
ci era stato avverso. Il gruppo era composto da 4 moto: l' Hypermotard di
Gerardo, il CB1000R di Marco, la SV650 di Fabio e il Tiger 800 di Martino, che
ha accompagnato anche la Grazia. Martino ci ha fatto strada sino all'inizio
del passo Manghen, per poi lasciarsi superare per permettere ai giovanotti di
scaricare qualche cavallo sulla salita del passo. Il tempo qui era molto
nuvoloso e minacciava tempesta, ma siamo riusciti comunque a pranzare
gustandoci le specialità del posto, oltre ovviamente ad una buona e fresca
birra. Siamo poi scesi a Molina di Fiemme, trovando uno splendido sole che ci
ha accompagnato per tutta la Valfloriana, strada veramente divertente da fare
in moto! Arrivati quindi a Pergine Valsugana siamo tornati a casa passando per
il passo della Fricca, prendendoci la tempesta da poco prima della cima del
passo fino quasi ad Arsiero: fortunatamente le tute antipioggia hanno fatto il
loro lavoro.....
11 luglio, 2014
Altopiano di Asiago-Cima Grappa 13 Giugno 2014
Strada del costo per cominciare di gran carriera e subito
primi inconvenienti: 4 pattuglie dei carabinieri lungo le strada e incidente in
un tornante ci hanno tolto il divertimento procedendo con molta calma e
incolonnati. Arrivati nell'altopiano svolta per Gallio e sosta caffè con
sorpresa: piove!!
Check dei siti meteo che ci sconsigliano la discesa per Enego e la salita al Manghen, si cambia destinazione!
Discesa da Gallio a Bassano del Grappa per Conco con bitume
via via più asciutto e salita al grappa per la Cadorna.
Sosta pranzo a Cima Grappa circondati nebbia, e tempo che
via via migliorava.
Con l’uscita del sole migliora anche il nostro umore. Il gruppo
si divide, Davide e Giada ritornano a casa per la stessa strada, mentre
Martino, Fabio, Grazia e Gerardo decidono di scendere fino a Seren del grappa,
statale fino a Pedavena e passo Croce d'Aune per divertirsi un pò con strade
finalmente asciutte.
Arrivati a Lamon il gruppo si è diviso nuovamente, Martino
Grazia e Fabio, con il pneumatico posteriore della suzuki in zona
TELE(praticamente finito) sono risaliti sull'Altopiano per la bella strada che
da Enego porta a Gallio trovando ancora il bitume bagnato e qualche goccia di
pioggia, per poi scendere ad Arsiero per il costo facendo 3 tornanti a passo
d’uomo causa trattore …. mentre Gerardo ha fatto il Passo Broccon, Folgaria,
Serrada e la Vallarsa, ritrovandoci tutti all'osteria il Cappello per la birra
di chiusura giro….!!
30 giugno, 2014
Tremosine-Limone del Garda 28 giugno 2014
Sabato 28 giugno, ore 9.30 giro di messaggi su whatsApp, Schio piove....!!!
Avevamo intenzione di andare a Tremosine al Paradiso per la Vallarsa, a mangiare il piatto omonimo ed ammirare il panorama dalla terrazza del brivido.
Alle 10 abbiamo deciso di partire lo stesso anche se le montagne erano coperte di nuvoloni minacciosi.
Scelta azzeccata, ritrovo a Valli del Pasubio dove il sole ha cominciato ad asciugare il bitume ancora bagnato dalla pioggia caduta in mattinata.
Vallarsa e sinistra Leno, Riva del Garda,Limone del Garda e su a Tremosine per la spettacolare stradina, sempre accompagnati da un bel sole....
All'hotel Paradiso abbuffata di pasta con il piatto Paradiso, e con l'ottimo servizio fotografico di Stefania al paesaggio dalla terrazza del brivido.
Sosta a Limone e meritato pisolo in spiaggetta, ritorno obbligato per la Vallarsa, unico spiraglio di sole e deviazione per Specchieri e Camposilvano.
Ormai diventata una tradizione, a fine giro una meritata birra all'osteria il Cappello (Gentilia) a Schio.
PER LE FOTO CLICCA QUI'
Avevamo intenzione di andare a Tremosine al Paradiso per la Vallarsa, a mangiare il piatto omonimo ed ammirare il panorama dalla terrazza del brivido.
Alle 10 abbiamo deciso di partire lo stesso anche se le montagne erano coperte di nuvoloni minacciosi.
Scelta azzeccata, ritrovo a Valli del Pasubio dove il sole ha cominciato ad asciugare il bitume ancora bagnato dalla pioggia caduta in mattinata.
Vallarsa e sinistra Leno, Riva del Garda,Limone del Garda e su a Tremosine per la spettacolare stradina, sempre accompagnati da un bel sole....
All'hotel Paradiso abbuffata di pasta con il piatto Paradiso, e con l'ottimo servizio fotografico di Stefania al paesaggio dalla terrazza del brivido.
Sosta a Limone e meritato pisolo in spiaggetta, ritorno obbligato per la Vallarsa, unico spiraglio di sole e deviazione per Specchieri e Camposilvano.
Ormai diventata una tradizione, a fine giro una meritata birra all'osteria il Cappello (Gentilia) a Schio.
PER LE FOTO CLICCA QUI'
25 giugno, 2014
Motogiro Fiamm 22 giugno 2014
Classico appuntamento annuale con i colleghi motociclisti
della Fiamm, quest’anno accorsi più numerosi del solito con 10 moto e 16
motociclisti
Statale fino a Recoaro, staccatona a destra per passo Xon,
sosta caffè in Vallarsa e Riva Del Garda.
Qui il buon Martino ci ha portato fuori con un po di
difficoltà dal traffico di Riva del Garda, e sbagliando strada abbiamo
proseguito per il Lago di Ledro e per la bellissima strada del passo Ampola che
porta a Storo.
Raggruppate le moto e deciso sulla strada da seguire, ci siamo diretti
al Lago di Molveno per la sosta pranzo con pizza e birra..
Dopo la consueta foto di gruppo e meritato pisolino sulla
riva del lago, di nuovo in sella ai bolidi per seguire la bella strada che porta
a Fai della Paganella, statale fino a San Cristoforo, gelato al passo della
Fricca e Valdastico fino a Schio.
Dopo una meritata birra con “pan e sopressa” all'osteria al Cappello (Gentilia) il gruppo si è
salutato prima di prendere un po’ di pioggia…!
23 giugno, 2014
Passi Rolle-Valles-San Pellegrino 8 giugno 2014
Domenica 8 Giugno, prima domenica dell' anno con temperature sopra i
30°C , abbiamo deciso di cercare un po’ di sollievo dal caldo con un
bel giro sul passo Rolle.
A mezzogiorno ci siamo fermati alla Malga Vallazza a mangiare
il piatto "tocobon" vicino al passo Valles e degustando anche l'ottima birra della val di Fiemme.
Ripresa la strada verso il passo San Pellegrino e di seguito Val di Fassa-Fiemme, Valfloriana ed il passo della Fricca.
Tante le moto che abbiamo trovato per
strada, in particolare sul Rolle, tanto che a San Martino di Castrozza abbiamo dovuto fare la fila per
riuscire a fare il pieno alle nostre “belve” prima di affrontare il Rolle.
05 giugno, 2014
Weekend tra rocche e ginestre 31/maggio-01/02 giugno 2014
Eccoci
qui, pronti per partire in un we lungo che speriamo regali emozioni.
Sabato
31 maggio ore 9,30, si parte da Montecchio Maggiore alla volta
dell'Emilia, la giornata di sole promette bene, ci dirigiamo verso
Forlì
per poi spostarci
verso Sogliano al Rubicone, nel percorso i paesaggi sono molto belli
e dall'alto si vede Cesenatico e il mare, ci fermiamo per qualche
foto e poi ripartiamo. I colori che ci circondano vanno dal verde al
giallo oro delle coltivazioni, dal giallo al rosso dei fiori
selvatici che tappezzano i versanti delle montagne. Ci addentriamo e
improvvisamente compare la rocca di San Leo, un piccolo paese molto
caratteristico, una rocca, una cattedrale e una chiesa regalano
storia. Dopo una visita doverosa, ci spostiamo per la notte ad
Urbino.
La
domenica inizia con una visita alla città
tra sali e scendi e sotto un
sole caldo che splende nel cielo terso, anche Urbino è
carica di storia e arte.
Si
riparte in direzione Orvieto, la giornata è
impegnativa, arrivati ad Orvieto
ci fermiamo per una visita e ripartiamo dopo pranzo alla volta di
Civita di Bagnoreggio, qui ci aspetta la festa con corsa degli asini,
divertente...., è bello
vedere come la "Città
che Muore" sembra
riprendere vita, ci sono più
finestre aperte e decorate con
gerani rigogliosi, giardini curati, sembra vitale, non sembra più
quella stessa
città
visitata anni fa.
La
pausa è finita,
riprendiamo la moto e ci dirigiamo verso il lago di Bolsena con
intento di trovare un riparo per la notte. Il lago alla luce del
crepuscolo è suggestivo,
la luce rende l'acqua color argento.. La sera scende e la nostra
giornata è finita.
lunedì
ripartiamo alla volta di Siena,
attraversiamo la valle della Norcia, un insieme di scorci e colori
che lasciano stupiti ad ogni curva, in ogni angolazione, anche dove
la terra è brulla
e non coltivata, la natura ci mette lo zampino ne colora la terra di
rosso, giallo e oro, ed ecco Siena, una bomboniera tra le colline che
regala sempre emozioni, ci concediamo un giro veloce per ammirare la
sua architettura. Si riparte, questa volta il paesaggio è
quello della strada del Chianti,
altre immagini e altre coltivazioni, la presenza costante di Cipressi
caratteristici della Toscana nascondono alla vista casali curati,
così come
quelli da ristrutturare, le coltivazioni di viti sono alternate dagli
ulivi e la luce gioca con i colori lasciando senza parole.
Il
giro volge al termine, sfioriamo Firenze ed arriviamo a Firenzuola,
incrociamo, all'uscita dal Mugello tre camion Ducati, di ritorno dal
moto GP, incredibile vedere come muovono tutta l'attrezzatura e le
persone, sembra quasi un villaggio viaggiante.
Il
Passo della Futa ci attende per una pausa caffè
prima di arrivare a Bologna, da
li in Autostrada fino a Monselice, attraverso Este ci dirigiamo verso
casa.
Il
W.E. è terminato,
siamo stanchi ma soddisfatti, quello che abbiamo visto è
impresso nelle nostre menti e
rende la ripresa lavorativa molto più
sopportabile... :)
Alcuni
dati del giro
Km
percorsi 1089
Tappe:
Partenza
Montecchio Maggiore
1-
Legnago (VR)
2-
Ferrara (FE)
3-Forlì
(FC)
4-
Meldola (FC)
5-
Borello (FC)
6-
Sogliano Al Rubicone (FC)
7-
Ponte S. Maria Maddalena (RN)
8-
San Leo
9-
Urbino (PU)
10-
Gubbio (PG)
11-
Orvieto (TR)
12-
Civita Di Bagnoreggio (VT)
13-
Bolsena (VT)
14-
Siena (SI)
15-
San Casciano di Val di Pesa (Fi)
16-
Firenzuola (FI)
17-
Monghidoro (BO)
18-
Bologna (BO)
19-
Legnago (VR)
Arrivo
a Montecchio Maggiore
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